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sul web dal 20 marzo 2000 |
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Storia
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I Murales Serramanna soprattutto negli anni ’70 e ’80 assieme a San Sperate, Villamar e Orgosolo fu uno dei primi comuni della Sardegna a veder nascere “i dipinti sui muri” che raccontavano la vita contadina o denunciavano fatti politici. Il primo murales in Sardegna fu realizzato nel 1968 da Pinuccio Sciola a San Sperate e nel 1975 iniziò l'attività muralistica a Orgosolo ad opera di Francesco del Casino, originario di Siena, professore di educazione artistica (circa il 90 % dei murales di Orgosolo sono opera sua), ma è il 1977 l'anno a partire dal quale il muralismo assume una notevole dimensione, dovuta in particolare alla protesta contro i governi dispotici e le ingiustizie sociali, contro la NATO e l’America imperialista.
1977 - Villamar (Murales del Gruppo Artistico di Serramanna)
Grazie alle iniziative del “Gruppo Arte e Ambiente” guidato dal villamarese Antioco Cotza e dal “Gruppo Artistico di Serramanna” con la collaborazione di alcuni esponenti della “Brigata Muralista Salvador Allende” formata da esuli cileni, prende il via un intensa attività nella Marmilla e nel Campidano dove, il diffondersi delle pitture si associa ad un momento di forti tensioni. Basti ricordare che nel 1982 Adriano Putzolu, serramannese attivissimo con i murales di protesta antiamericani (nei suoi disegni son sempre presenti la falce e l’aquila a rappresentare l’America) fu arrestato con l’accusa di essere un sovversivo. Soprattutto fino alla fine degli anni ’70 la gran parte della popolazione giovanile e non solo, si riuniva, discuteva, organizzava le più disparate attività per cercare di cambiare la società, di vincere le ingiustizie, sperando o illudendosi di creare un mondo migliore. Nel 1979 venne realizzato un murales di grandi dimensioni, ad oggi uno dei pochi rimasti, “Emigrazione è deportazione” ad opera di Ledda, Putzolu, Arba e Dessì visibile per chi arriva da Samassi all’inizio di Viale Fra Ignazio.
1979 - Serramanna "Emigrazione è deportazione"
2010 - Serramanna "Emigrazione è deportazione" Forse è proprio il venir meno di queste motivazioni che ha portato pian piano all’affievolirsi di questa forma di comunicazione. Paesi come San Sperate e Orgosolo hanno voluto investire sulla loro immagine “riconvertendo” la pittura muralista per rappresentare gli antichi mestieri e scene di vita contadina; a Serramanna come purtroppo accade spesso è come se si perdesse interesse per le cose, e i murales, un tempo vanto di questa comunità, ad eccezione di pochissimi si sono pian piano scoloriti o son stati coperti da nuovi intonaci. Nell’ottobre 1995 negli spazi retrostanti il mercato civico di “su Campu sa lua” l'amministrazione comunale in collaborazione con il gruppo “Arte murale” di Serramanna organizzò la "I° Rassegna Muralista" finalizzata al recupero della tradizione locale, a cui intervennero numerosi muralisti da tutta la Sardegna.
quello che è rimasto oggi della 1° Rassegna Muralista Poi più nulla è stato fatto per recuperare questa nobile forma di comunicazione e pensare che Serramanna ha artisti del calibro di Luciano Lixi, Antonio Ledda, Ferdinando Medda e Flaviano Ortu per citarne alcuni.
Murales di Luciano Lixi [visita il suo sito] Murales che non ci sono più:
Alcuni siti con Murales di Serramanna
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Serramanna insolita Fatti, curiosità e ricerche, (ilmiolibro.it), 2010 di Paolo Casti EAN 2-1200055-54099 http://ilmiolibro.kataweb.it/schedalibro.asp?id=555409
Serramanna insolita Volume 2 Fatti, curiosità e ricerche, (ilmiolibro.it), 2010 di Paolo Casti EAN 2-1200059-23635 http://ilmiolibro.kataweb.it/schedalibro.asp?id=592363
Serramanna insolita DELUXE Fatti, curiosità e ricerche, (ilmiolibro.it), 2011 di Paolo Casti http://ilmiolibro.kataweb.it/schedalibro.asp?id=593876
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Tutte le immagini, e i testi
riportati in queste pagine sono opera di PAOLO CASTI |
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